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mercoledì 6 febbraio 2013

VIAGGIO NEL CUORE DI UN POETA

Ho pensato di arricchire il blog con una rubrica settimanale che porterà il nome:

SCELTE PER VOI

L'idea è quella di proporre un autore e seguire un percorso temporale della sua poetica. L'intento si propone di conoscere meglio il poeta con un'analisi critica della poesia che riporterò, per carpirne se possibile la sua essenza.

SCELTE PER VOI 
propone oggi:

 MARIO LUZI
« È incredibile ch'io ti cerchi in questo o in altro luogo della terra dove è molto se possiamo conoscerci. Ma è ancora un'età, la mia, che s'aspetta dagli altri quello che è in noi oppure non esiste. (da Aprile-amore, in Primizie del deserto) » 

Tratta da "La barca (1935):                                                                                                                    
SERENATA DI PIAZZA D'AZEGLIO 

Il fantasioso viale
voga nella sua nuvola verde,
e già la stella
dalle ali più silenziose
divide la sua luce fanciulla
tra i sitibondi emisferi.

Odi tu dubbia corrente
nella muscosa acqua serale
l'antico scalmo
dei bronzi nel liscio grembo,
la levigata prora del giorno
s'incaglia nelle foreste.

O fresca, scoscesa tortora
che distendi i tuoi tersi domini
per la pianura
mietuta di folte avene
solari, cerca tu in quali opache
profondità l'amore

abbia perduto i suoi passi.
L'ora s'addorme su ogni foglia
e dentro gli occhi
delle più fragili donne,
una vela umida di destino 
chiede a noi un porto profondo.

Oh sul cuore delle pause
terrestri un carro di diafano argento
passa traendo
un immenso passeggero,
seguita la sua strada sonora
spargendoci di vacue nubi.



Commento critico della poesia di Valerio Nardoni tratto da "La ferita nell'essere" - Mario Luzi
 
 Gli astrali spazi della fantasia, sui fondali della silenziosa armonia del creato e della sete vitale, brillano di tenere albe e di oscillanti increspature. Le arcane emanazioni della "luce fanciulla" si trasforma in un vascello materno, che porta il giorno e la sera nei "tersi domini" e nelle fertili cavità erbose, dove l'amore si è perduto. Femminili, serici occhi si aprono come vele di destino, che, mentre si innerva nei ritmi della terra, si mescola ai presagi del tuono e di una tempesta possibile.
 

2 commenti:

  1. Ciao Stefy,
    ma che bella la tua idea, la trovo diversa ed interessante , brava!!!
    buona serata un abbraccio

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