L’agnello belava dolcemente.
L’asino, tenero, si allietava
in un caldo chiamare.
Il cane latrava
quasi parlando alle stelle.
Mi svegliai…Uscii. Vidi orme
celesti sul terreno
fiorito
come un cielo capovolto.
Un soffio tiepido e soave
velava l’alberata:
la luna andava declinando
in un occaso d’oro e di seta
apersi la stalla per vedere se Egli
era là…
C’era…
Juan Ramon Jmenez
(Moguer, 24 dicembre 1881 – San Juan, 29 maggio 1958), poeta spagnolo. Premio Nobel per la letteratura nel 1956, è stato uno dei più importanti intellettuali della generazione del '14.
Bella veramente questa poesia, grazie di averla condivisa.
RispondiEliminaTomaso
Un caro saluto, grazie.
EliminaStefania
Ieri t'avevo fatto gli auguri da me...
RispondiEliminaGrazie Gianna, apprezzo i tuoi auguri, che non ho visto perchè un po' presa dalla festività.
EliminaBuona giornata, Stefania
Grazie per questa bella poesia. un saluto frettoloso!
RispondiEliminaCiao Lucia,
Eliminabuona giornata, Stefania
...ciao Stefania, mirabile scelta poetica...ti auguro un festoso San Silvestro...:-)
RispondiEliminaGrazie Sergio, un augurio anche a te.
EliminaCiao, Stefania
mi piace il nome che hai scelto per il tuo blog... ti aspetto da me.
RispondiEliminaGrazie, per la tua visita, appena possibile passerò da te.
EliminaCiao, Stefania
Che bella poesia! Grazie perchè non la conoscevo.
RispondiEliminaBuon anno
Xavier
Grazie Stefania. Buon 2013 anche a te.
RispondiEliminaPierluigi
x Mago di Oz e Pierluigi,
RispondiEliminaBuon anno a voi, felicità e amore
Ciao, Stefania