svanivano dai ricordi
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che pigra scivolava
tra le ombre della sera.
Sfumava la luce
in barlumi soffusi
tra ritrovati odori sepolti
che lievi esalavano
sull'eco di rinvenuti passi.
Nell'allegra brezza
la sera era voci
di memorie confuse.
Nenie lontane, tenere, dolci,
parole pure come seta
che risvegliavano il verbo
assopito dal distacco.
Tra la vaga presenza degli assenti
radici recuperarono tesori sepolti.
Stefyp.
Cara Stefania veramente bella questa tua poesia.
RispondiEliminaTi faccio notare se ancora non lo sai, da me si festeggia i miei 4 anni del mio blog, in occasione a o^preparato una foto ricordo, simbolo del mio blog. Ciao e a presto rileggerti.
Tomaso
Grazie Tommaso, sempre molto gentile. Buona serata.
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