per i vetri di casa filtri lenta
sui miei sonni veloci di ladro
sempre inseguito e sempre per partire.
Come un velo di lacrime t’appanna
e presto l’ora suonerà…
Lontano
oltre le nostre sponde, oltre le magre
stagioni che con moto di marea
mortalmente stancandoci ci esaltano
e ci umiliano, poi splenderai lieta
tu, insegna d’oro all’ultima locanda
lampada sopra il desco incorruttibile
al cui chiarore ad uno ad uno
i visi in cerchio rivedrò che un turbine
vuoto e crudele mi cancella.
Maria Luisa Spaziani
La foto mi infonde tristezza...
RispondiEliminaMi spiace..non era nelle mie intenzioni..
Eliminagrazie, comunque per la visita
ciao, Stefania
Cara Stefania una bella scelta, bella veramente questa poesia.
RispondiEliminaCiao e buona serata cara amica.
Tomaso
Grazie della visita, buona serata a te
EliminaStefania
La luna ...questa nostra compagna misteriosa che ci infonde strani moti del nostro animo...
RispondiEliminaBella e delicata come sempre!
Grazie Nella, per la visita e il commento.
EliminaBuona serata,
Stefania
Ciao Stefania, molto bella la poesia ma la mia attenzione è stata tutta catturata dalla fotografia bellissima e malinconica. Mi piace tanto.
RispondiEliminaBuona serata.
Antonella
Ciao Antonella
Eliminalieta che ti sia piaciuta.
Ciao, Stefania
Bella la foto, stupenda la poesia... mi piace l'inverno!
RispondiEliminaCiao
Xavier
Ciao Xavier
Eliminagrazie per la tua visita.
Buona notte, Stefania
il finale mi ha lasciato una terrificante sensazione di vuoto... ha cancellato tutto... suggestiva!
RispondiEliminaun abbraccio
Ciao Ellie, grazie della visita.
EliminaBuona notte, Stefania