ALFRED SISLEY |
Costa molto togliere tutte le foglie
da tutti gli alberi di tutti i paesi.
La primavera le cucì in volo
e ora bisogna lasciarle cadere
come se fossero uccelli gialli:
Non è facile.
Serve tempo.
Bisogna correre per le strade,
parlare lingue,
svedese, portoghese,
parlare la lingua rossa,
quella verde.
Bisogna sapere
tacere in tutte le lingue
e dappertutto, sempre,
lasciare cadere,
cadere,
lasciare cadere,
cadere le foglie.
Difficile è essere autunno,
facile essere primavera.
Accendere tutto quel che è nato
per essere acceso.
Spegnere il mondo, invece,
facendolo scivolare via
come se fosse un cerchio di cose gialle,
fino a fondere odori, luce, radici,
e a far salire il vino all'uva,
coniare con pazienza l'irregolare moneta
della cima dell'albero
e spargerla dopo
per disinteressate strade deserte,
è compito di mani virili.
Pablo Neruda
Cara Stefania, io direi che tra il bellissimo quadro e la bella poesia, sia veramente il trionfo dell'autunno. Ciao e buona serata cara amica.
RispondiEliminaTomaso
Versi di grande levatura, che si leggono con immenso piacere, per avvicinarsi ancor più ad armonie d'autunno...
RispondiEliminaCari saluti, Stefania, silvia
Bellissima questa poesia, ormai te l'ho detto mille volte che amo Neruda, quindi scusa se sono ripetitiva. L'autunno è una stagione difficile, ma bella e come la malinconia fa male ma è stupenda ;)
RispondiEliminabuona serata un abbraccione
un 'ode bella e originale,ma Neruda è un grande
RispondiEliminaNon avrei mai creduto che si potesse accogliere l'autunno con dei versi così raffinati e particolari nella loro essenza : Neruda è grande ! Bellissima scelta
RispondiEliminaAmo l'autunno, i suoi colori e i suoi profumi, è tutta un'armonia!
RispondiEliminaBellissimo post!
Un abbraccio e buona giornata da Beatris