GUSTAVE COURBET
La mia tentazione è la quiete.
Qui al termine della vita
Né la sbrigliata immaginazione,
Né la macina della mente
Che ne consuma cenci e ossa,
Riescono a render nota la verità.
Mi sia concessa la frenesia di un vecchio,
Devo rifare me stesso
Fino ad essere Timone o Lear
O quel William Blake
Che bussò sul muro
Tanto che la Verità rispose al suo richiamo;
Una mente quale la conobbe Michelangelo
Tale da penetrare le nuvole,
O ispirata dalla frenesia
Da scuotere i morti nei sudari;
Del resto dimenticata dal genere umano:
La mente d'aquila di un vecchio.
W.B.YEATS
Pregiati, e assai graditi alla lettura, questi mirabili versi, che hai scelto con cura nella rosa di notevoli artisti...
RispondiEliminaBuon fine settimana, Stefania, e un saluto, silvia
Ciao Stefy,
RispondiEliminama che bella questa poesia che rimembra uomini di cultura e arte. Vera l'ultima strofa, troppo spesso si dimentica la maestosità di qualcuno che è stato un grande, ma che ora e vecchio o morto.
Buona giornata ciao ciao
Bella poesia cara Stefania, versi che coinvolgono emotivamente!
RispondiEliminaTomaso