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domenica 12 agosto 2012

PER NON DIMENTICARE


 Non c’è parola, in nessun linguaggio umano, capace di consolare le cavie che non sanno il perché della loro morte. 
(da: un sopravvissuto di Hiroshima) 
(la storia - Elsa Morante)

  A Sant’Anna di Stazzema, la mattina del 12 agosto 1944, si consumò uno dei   più atroci crimini commessi ai danni delle popolazioni civili nel secondo  dopoguerra in Italia.

  La strage di Sant’Anna di Stazzema desta ancora oggi un senso di sgomento  e  di profonda desolazione civile e morale, poiché rappresenta una delle pagine più brutali della barbarie nazifascista, il cancro che aveva colpito l’Europa e che devastò i valori della democrazia e della tolleranza. Rappresentò un odioso oltraggio compiuto ai danni della dignità umana.

  Quel giorno l’uomo decise di negare se stesso, di rinunciare alla difesa ed al rispetto della persona e dei diritti in essa radicati.

 (TRATTO DAL PORTALE DI SANT'ANNA DI STAZZEMA)



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