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venerdì 14 dicembre 2012

Il sogno di Maria

Quello che propongo oggi nell'avvicinarsi
al Natale è una canzone di Fabrizio de Andrè che ritengo
non tolga niente alla poesia,
per la dolcezza e l'intensità dei versi.
" E' la rivisitazione del sogno che Maria, racconta a Giuseppe"

Nel grembo umido, scuro del tempio,
l'ombra era fredda, gonfia d'incenso,
l'angelo scese, come ogni sera,
ad insegnarmi una nuova preghiera:
poi, d'improvviso, mi sciolse le mani

e le mie braccia divennero ali,
quando mi chiese:"Conosci l'estate?"
io, per un giorno, per un momento,
corsi a vedere il colore del vento.


Volammo davvero sopra le case,
oltre i cancelli, gli orti, le strade,
poi scivolammo tra valli fiorite
dove all'ulivo si abbraccia la vite.
Scendemmo là, dove il giorno si perde
a cercarsi da solo nascosto tra il verde,
e lui parlò come quando si prega,
ed alla fine d'ogni preghiera
contava una vertebra della mia schiena.


..e l'angelo disse: " Non temere, Maria,
infatti hai trovato grazia presso il Signore
e per opera Sua concepirai un figlio.."


Le ombre lunghe dei sacerdoti
costrinsero il sogno in un cerchio di voci.
Con le ali di prima pensai di scappare
ma il braccio era nudo e non seppe volare:
poi vidi l'angelo mutarsi in cometa
e i volti severi divennero pietra,
le loro braccia profili di rami
nei gesti immobili di un'altra vita,
foglie le mani, spine le dita.


Voci di strada, rumori di gente,
mi rubarono al sogno per ridarmi al presente.
Sbiadì l'immagine, stinse il colore,
ma l'eco lontana di brevi parole
ripeteva d'un angelo la strana preghiera
dove forse era sogno ma sonno non era.
"Lo chiameranno figlio di Dio"
parole confuse nella mia mente,
svanite in un sogno, ma impresse nel ventre.


E la parola ormai finita
si sciolse in pianto
ma la paura dalle labbra
si raccolse negli occhi
semichiusi nel gesto
d'una quiete apparente
che si consuma nell'attesa
d'uno sguardo indulgente.

E tu, piano, posasti le dita
all'orlo della sua fronte:
i vecchi quando accarezzano
hanno il timore di fare troppo forte.


4 commenti:

  1. Cara Stefania anche oggi mi ai sorpreso con questa bella poesia! Grazie cara amica.
    Tomaso

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  2. Grande, grandissimo De Andrè sempre pieno di poesia, e grande tu che ci hai ricordato questa sua bellissima "canzone".
    Buona serata, a presto.
    Antonella

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    1. De Andrè, un mito!! Trovo che questa sia una, tra le più belle..Grazie Antonella, un abbraccio, Stefania

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