Camille Pissarro
Queste dure colline che han fatto il mio corpo
e lo scuotono a tanti ricordi, mi han schiuso il prodigio
di costei, che non sa che la vivo e non riesco a comprenderla.
L'ho incontrata, una sera: una macchia piú chiara
sotto le stelle ambigue, nella foschía d'estate.
Era intorno il sentore di queste colline
piú profondo dell'ombra, e d'un tratto suonò
come uscisse da queste colline, una voce più netta
e aspra insieme, una voce di tempi perduti.
Qualche volta la vedo, e mi vive dinanzi
definita, immutabile, come un ricordo.
Io non ho mai potuto afferrarla: la sua realtà
ogni volta mi sfugge e mi porta lontano.
Se sia bella, non so. Tra le donne è ben giovane:
mi sorprende, e pensarla, un ricordo remoto
dell'infanzia vissuta tra queste colline,
tanto è giovane. È come il mattino, mi accenna negli occhi
tutti i cieli lontani di quei mattini remoti.
E ha negli occhi un proposito fermo: la luce piú netta
che abbia avuto mai l'alba su queste colline.
L'ho creata dal fondo di tutte le cose
che mi sono più care, e non riesco a comprenderla.
Cesare Pavese
- Poesia tratta da: Dopo
Impagabili emozioni nelle immagini e nell'espressività, non comune, del tuo splendido blog..
RispondiEliminaBuon fine settimana e un saluto, silvia
Amo tanto Cesare Pavese e la sua disperata malinconia, mi ha fatto piacere incontrarlo qui questa mattina.
RispondiEliminaDa domani il mio blog sarà in pausa, passerò comunque ogni tanto a leggerti, buon mese di Agosto.
A presto.
Antonella
Ciao Stefania,
RispondiEliminasai che non mi ricordavo più di questi bellissimi versi di Pavese? è stato un piacere rileggerli dopo tanto tempo, grazie!!!!
Un abbraccio e buona giornata
...cara Stefania, un'altra raffinata perla da leggere ed ammirare...grazie e buon fine settimana..:-)
RispondiEliminaCreare qualcosa nella nostra immaginazione e vedere ciò che creiamo più vero del vero è una grande quasi impossibile meraviglia.
RispondiEliminaMa Pavese è Pavese e io un granello di polvere , spesso fastidiosa.....
Bacio speciale ....