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martedì 3 settembre 2013

SCELTE PER VOI

TRA POESIA E MUSICA
Alvaro Mutis - Fabrizio De Andrè

Un'altra collaborazione degna di essere mensionata è quella di cui voglio parlare oggi

Alvaro Mutis grande voce poetica colombiana nasce a Bogotà il 25 Agosto 1923.
Ha scritto di lui Octavio Paz: "Al di sopra delle influenze e degli echi, o detto meglio, al di sotto, facendosi strada tra le acque suntuose e dense di quella retorica che proviene dal miglior Neruda, non è difficile riconoscere in Alvaro Mutis la voce di un vero poeta. E aggiungo un poeta della stirpe più rara in spagnolo: ricco senza ostentazione e senza spreco." 

Di Fabrizio De Andrè (cantautore -Genova, 18 febbraio 1940 – Milano, 11 gennaio 1999) , ho già parlato in un post precedente.
L'elemento che unisce i due e di cui voglio parlare è la canzone, forse una delle più belle, di De Andrè "Smisurata preghiera", che trae ispirazione dall'antologia poetica "Summa di Maqroll il gabbiere" di Alvaro Mutis.


Per chi non ha letto la raccolta aggiungo che : il Maqroll di Mutis è un eterno viaggiatore, marinaio avventuriero e solitario, amante di raffinate letture e sempre pronto a schierarsi dalla parte dei più deboli. Un pensatore catapultato in un mondo senza pietà, che riflette sul vuoto in cui vive l’uomo. Il suo peregrinare diviene metafora di un viaggio all’interno dell’inconscio, che tanto più si rivela quanto più si allontana dalle ingannevoli stabilità terrene.
Il viaggio e la solitudine divengono gli unici strumenti per ritrovare una realtà autentica, per avvicinarsi sempre più al senso di sé e degli altri e per afferrare un minimo di libertà e autenticità. 
La canzone di Fabrizio "Smisurata preghiera" è una canzone forte, un atto d’amore verso i più deboli, verso quelli che si sono messi in viaggio, come Maqroll, con la speranza di ritrovare un senso nella solitudine:

"Ricorda Signore questi servi disobbedienti alla leggi del branco,
non dimenticare il loro volto che dopo tanto sbandare è appena giusto che la fortuna li aiuti."

 Parlando del "branco" De Andrè canta:

Alta sui naufragi
dai belvedere delle torri
china e distante sugli elementi del disastro
dalle cose che accadono al disopra delle parole
celebrative del nulla
lungo un facile vento
di sazietà di impunità ...
..........................................
la maggioranza sta la maggioranza sta...



In contrapposizione pensando ai derelitti dice:

....per chi viaggia in direzione ostinata e contraria  
col suo marchio speciale di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte una goccia di splendore
di umanità di verità ...


ricorda Signore questi servi disobbedienti
alle leggi del branco
non dimenticare il loro volto
che dopo tanto sbandare
è appena giusto che la fortuna li aiuti
come una svista
come un'anomalia
come una distrazione
come un dovere...... 


Riporto l'ultimi versi della preghiera di "Maqroll il Gabbiere" di Mutis e per il resto, se vi interessa, vi consiglio la lettura della raccolta:
....................
..Oh signore! accogli le preghiere di questo scrutatore
supplicante e concedigli la grazia di morire avvolto
nella polvere delle città, addossato alle gradinate di
una casa infame e illuminato da tutte le stelle del
firmamento.
Ricorda Signore, che il tuo servo ha osservato pazientemente
le leggi del branco. Non dimenticare il suo volto.
Amen.


2 commenti:

  1. Ciao Stefania,
    una super collaborazione della quale non sapevo nulla, graziee!!! se non avessi letto questo post mi sarei persa qualcosa di altamente emozionate e bello.
    Un abbraccio e buona giornata

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  2. Grazie mia cara Audrey, per l'apprezzamento...fa sempre piacere.

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