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martedì 3 giugno 2014

MITI IRLANDESI



 
Gli antichi Celti abitarono gran parte dell'Europa tra il 600 a.C. E il 400 d.C. Nonostante l'assenza di una vera e propria tradizione letteraria, tracce della loro mitologia e delle loro credenze si possono rinvenire nei miti vernacolari dell'Irlanda e del Galles. Sono fantastiche storie di dei, eroi sovrumani e magici animali tramandate per un certo periodo oralmente, poi in un periodo più tardo scribi cristiani li riportarono negli scritti conservando lo spirito della più antica mitologia pagana.

In Irlanda la tradizione orale incominciò a essere riportata in forma scritta nel VI secolo d.C., tuttavia, la maggior parte dei manoscritti sopravvissuti risale a non prima del XII secolo.
Comprendono elementi che si riferiscono a una fase molto antica della storia irlandese, forse addirittura al periodo pagano, vale a dire prima del V secolo d.C.


Proprio legato a questo argomento se andrete a Dublino non dimenticatevi di  vedere nel Giardino della Rimembranza, uno dei monumenti più affascinanti "I figli di Lir"



Lir, come la sua controparte gallese, è un dio del mare, anche se nel mito gaelico suo figlio Manannan mac Lir sembra averne ereditato il titolo diventando quindi più importante. È probabile che siano esistiti molti altri miti che facevano riferimento a Llyr/Ler, e che la sua popolarità fosse maggiore, soprattutto considerando il gran numero di personaggi definiti 'figlio di Llyr/Ler'. 

La leggenda narra di un re di nome Lir che amava tanto i suoi quattro figli da fare impazzire di gelosia la loro matrigna.

Un giorno ella condusse i bambini in riva a un lago e gettò un incantesimo su di loro trasformandoli in cigni bianchi costretti a vivere nelle acque d’Irlanda per 900 anni. Dopo aver fatto ciò, la matrigna, tormentata dal rimorso, fece loro dono di una voce leggiadra.

La fine dell’incantesimo coincise con l’avvento del Cristianesimo.

I quattro bambini riacquistarono forme umane, ma erano così deboli che morirono in breve tempo, non prima però di essere battezzati.

Re Lir ordinò allora che nessun cigno dovesse essere ucciso in Irlanda, atto ritenuto tuttora illegale.
(Angelo Branduardi canta la poesia di W.B.Yeats "I cigni selvatici di Coole")

Gli alberi sono nella loro
bellezza autunnale, i sentieri
del bosco sono asciutti, e l'acqua
nel tramonto d'ottobre specchia un cielo immobile;
sull'acqua traboccante fra le pietre
cinquantanove cigni stanno.
Già diciannove autunni son passati
da quando li contai la prima volta;
e prima ancora che avessi terminato
li vidi all'improvviso alzarsi in volo
e in vasti cerchi infranti roteando sperdersi
sull'ali clamorose.
Quelle creature splendenti ho contemplato,
e mi dolora il cuore. E' tutto
mutato ormai da quando nel tramonto
su questa riva intesi per la prima volta
come rintocchi di campana sul mio capo battere
le loro ali, e camminavo agile.
Instancabili ancora, in coppie innamorate,
solcano quasi remando l'acqua gelida
delle correnti amiche o ascendono nell'aria;
I loro cuori sono ancora giovani; e ovunque
vadano errando, passione o conquista
tuttora li accompagna.
Ma ora ecco, misteriosi e belli,
scivolano sopra l'acqua immobile;
fra quali giunchi costruiranno il nido,
presso che riva di lago o di stagno
delizieranno mai gli occhi degli uomini il giorno
che io mi sveglierò, e troverò che son volati via?
 
                                 W.Butler Yeats 

9 commenti:

  1. Un post molto interessante , e assai suggestivo, accompagnato da una serie di versi originali ed espressivi che accentuano indimenticabili immagini della natura....
    Sempre piacevolissimo soffermarsi sulle tue pagine, cara Stefania, buon proseguimento di settimana e un abbraccio,silvia

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  2. Ciao Stefania,
    adoro i miti, ne resto sempre affascinata, ovviamente non conoscevo questa triste storia, poveri bimbi!!! Certo che questa matrigna aveva una gelosia malata.
    Come sempre mi hai fatto scoprire qualcosa di nuovo, grazieee!!!
    p.s. i cigni non dovrebbero essere uccisi in nessuna parte del mondo ;)
    un abbraccione e buon inizio settimana

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  3. Ciao Stefania, ho sempre amato la mitologia e quella celtica, pur non avendola studiata, la conosco abbastanza bene perchè ho un'amica appassionata.
    Bellissima la poesia di Yeats che come sempre riesce a toccare corde profonde nell'anima.
    Un abbraccio e buona serata.
    Antonella

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  4. un post graditissimo,mi piacciono le leggende e questa non la conoscevo
    grazie Stefy,buona giornata

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  5. Un grazie a voi per i graditi commenti...Sono contenta di poter leggere i vostri commenti in merito. Questo è il primo di altri post che vorrei proporre sui miti irlandesi...argomento che mi affascina e mi coinvolge sempre molto.
    Un abbraccio a voi e buona serata.

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  6. Stefy,
    ho aspettato un po` a scriverti perché volevo leggere tutto e bene.
    Questi giorni per me sono stati come un'uragano, non ho avuto quasi il tempo di far nulla di ciò che mi rilassa.
    Comunque tornando a ciò che hai scritto,
    amo i celti, proprio tanto, le leggende intorno a loro sono tantissime, quindi ora non vedo l'ora di leggere tutto ciò che ci proporrai con i tuoi post.
    Gli irlandesi sono un popolo bellissimo e mi piacerebbe conoscere un po` di più su di loro.
    Quindi ti abbraccio e ti auguro una serena giornata.

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    1. Ciao Pia grazie per il tuo messaggio, l'ho apprezzato molto. Amo l'Irlanda, è una bellissima terra e mi affascina molto, quindi sono contenta che tu abbia trovato interessante il mio post.
      Ti lascio un abbraccio.

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  7. non conoscevo questa storia. sono sempre afffascinato da leggende e miti, quando le leggi ti trasportano in un'altra realtà :) buona serata!

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    1. Grazie Andrea, sono contenta che ti piacciano i miti, anche a me affascinano molto. Ti ringrazio per il commento, ciao buonanotte a te.

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