Visualizzazioni totali

giovedì 24 luglio 2014

A SPASSO TRA I MITI CELTICI


Vi è mai capitato d'imbattervi in librerie remainders, ed entrare a curiosare un po'? Credetemi ne vale la pena, se non lo avete mai fatto, fatelo. 
Si trovono libri a prezzi scontati, ma non per questo meno interessanti e validi di altri, sono libri nuovi che provengono dalle eccedenze di magazzino e dagli stock di copie invendute dagli editori.
Si trova qualsiasi genere, c'è solo l'imbarazzo della scelta. A me è successo spesso e non sono mai uscita a mani vuote. 
Trovo che queste librerie abbiano qualcosa di speciale, non saprei dire cosa, ma certo lì dentro ci passerei delle ore, forse è la curiosità, la scoperta di copertine, titoli, trame un po' diverse dai soliti generi, che magari sono in hit parade in quel momento. 
I libri se ne stanno bravi, bravi sugli scafali e sembra mi chiamino. 
Nella mia città non ci sono librerie di questo genere, ma quando vado in vacanza spesso mi capita l'occasione ed allora ne approfitto e mi divoro pagine e pagine. 
Tornando a casa con i miei bravi souvenirs letterari mi sembra di portarmi via un po' il sapore, l'odore della vacanza, perchè tra quelle pagine ho viaggiato con la fantasia, ho passato momenti, ore indimenticabili.
A volte sono romanzi classici, ma non disdegno il romanzo di scrittori contemporanei di cui non ho mai sentito parlare.
 Quest'anno mi è capitato di imbattermi casualmente in un romanzo tra storia e fantasia, forse è stato proprio il titolo ad attirare la mia attenzione, poi leggendo la trama mi sono incuriosita anche perchè tratta un tema di cui vi ho parlato anche in questo mio blog, cioè di mitologia irlandese.


Il titolo del romanzo è “Il Cavaliere Irlandese”
di Juilene Osborne-Mc Knight

Il romanzo ambientato all'incirca nel V secolo d.C., è narrato in prima persona da San Patrizio, patrono d'Irlanda oramai adulto e a capo di un monastero in cui ci sono molti Irlandesi. Il rapporto tra Patrizio e i nativi di Irlanda non è facile. Da giovane San Patrizio è stato rapito e costretto alla schiavitù proprio dagli Irlandesi, e nonostante gli insegnamenti del suo credo, non riesce a dimenticare e a perdonare. Sull'altura che sovrastra il piccolo monastero compare un giorno un cavaliere. Mentre si avvicina ai monaci che lo guardano intimoriti, si trasforma, all'improvviso in un vecchio. E' Ossian, il figlio di Fionn Mac Cumhail, figura leggendaria del VII secolo a.C., tornato dal mondo di Altrove per raccontare a Patrizio le storie del tempo in cui l'Irlanda era una terra di eroi.
Gli racconta brani della storia del padre e della sua vita come cavaliere della Fianna. I Feniani erano l'esercito fisso del re Cormac Mac Art al tempo di Fionn, ma all'epoca di Patrizio sono completamente scomparsi.

L'incontro con Ossian cambierà per sempre il destino di Patrizio.
Il libro e' ben scritto. L'autrice ha saputo immedesimarsi molto bene nella figura di Patrizio, estrapolandone i dubbi, i rancori, l'orgoglio romano e la fede in Cristo.


 
Secondo l'autrice, Fionn e' una figura leggendaria ma come tale deve anche presentare un fondo di verita'. Anche gli studiosi sono divisi: alcuni lo ritengono realmente esistito, altri lo credono un mito.
I Feniani invece sono veramente esistiti, come anche Patrizio. Ma gli storici sono combattuti anche qui sulla sua biografia.

Fin qui il romanzo, di seguito vi riporto invece quello ho appreso io leggendo i “Miti Celtici” di Miranda Jane Green, per aiutarvi a capire un po' questa parte mitologica.
Sembra che Fionn sia stato un'eroe soprannaturale e il personaggio centrale del Ciclo dei Fionn. 
Egli era il capo dei Fianna, una banda guerriera impegnata a sostenere il re d'Irlanda contro ogni invasore e i cui membri erano scelti in base a prove rigorose di forza e valore. La sua condizione divina è dimostrata da molti avvenimenti della sua vita.
Allevato da una druidessa sviluppa ben presto una stretta affinità con il mondo naturale, simboleggiata dal suo matrimonio con Sava, una donna trasformata in un cervo dal potere maligno del Druido nero. 
Avranno un figlio, appunto, Ossian o Oisin, ( si può trovare scritto nei due modi e significa  “Piccolo cervo”),  strettamente legato all'oltretomba. Egli sarà ammailiato da Niamh dai biondi capelli, la figlia del re di Tir na n'Og the (Terra dell'eterna giovinezza) e andrà a vivere con lei. 
Per il resto della storia lascio a voi la scoperta, se già non la conoscete. 
Ma a tal proposito voglio ricordarvi “Il vagabondaggio di Oisin” di W. Butler Yeats un opera del 1889 che riassume, l'intero pantheon dei celti, confrontandolo con la nuova religione: il cristianesimo. Oisin e S. Patrizio ( anche qua sono i due personaggi dell'opera)  sono due modi di intendere la religiosità che si scontrano e si completano a vicenda.



 

Spero di non avervi, fin qui, annoiato perchè voglio ancora raccontarvi la storia di Diarmaid e Grainne.

Molti miti celtici hanno come tema centrale l'amore tra due esseri soprannaturali o tra un dio e un mortale, spesso con risultati distruttivi. Uno schema comune è il triangolo tra un giovane amante, una fanciulla e uno spasimante insoddisfatto (spesso più anziano).

La storia che vado a raccontarvi è inclusa nel Ciclo di Fionn ed è legata proprio al personaggio di Finn, l'eroe soprannaturale.
Si narra che Diarmaid fosse un comandante di Finn, appunto e che la fanciulla Grainne fosse promessa sposa proprio a Finn, ma nella festa di fidanzamento, essa vede Diarmaid e se ne innamora. Questi per restare leale al suo capo respinge le proposte di Grainne, ma la fanciulla lo umilia richiamandosi al suo onore di uomo. Così i due alla fine fuggono dalla corte reale di Tara e continueranno a fuggire per anni  per sfuggire agli inseguimenti di Finn. Dopo sette anni, l'anziano capo sembra aver accettato l'unione della coppia, ma l'effetto distruittivo del triangolo si rivela nell'inganno di Finn che invita il rivale a una partita di caccia al cinghiale, conoscendo una profezia secondo cui Diarmaid morirà a causa di questo animale.
Finn avrebbe il potere di salvare il rivale portandogli dell'acqua raccolta nelle sue mani, ma egli esita e l'altro muore. 

Vi è piaciuta? Presto ve ne racconterò altre.
“Ogni campo d'Irlanda contiene un racconto, e a ogni montagna corrisponde una leggenda.
Per le leggende, basta seguire la corrente di un fiume - e in breve comprenderai perché la narrazione è la forma di espressione artistica nazionale in Irlanda...”(Frank Delaney)

16 commenti:

  1. Grazie, grazie, grazie!
    Mi è piaciuto tutto, dalla scoperta di un fantastico libro, alla storia contrastante di due diverse fedi, all'amore tra i due personaggi fantastici che un po` mi hanno ricordato Re Artù e la sua amata.
    Bellissimo davvero, baci Stefania.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione, ricorda un po' Re Artù e la sua amata, sempre affascinanti queste storie, ci fanno un po' sognare e perchè no, a volte c'è bisogno anche di questo....vero? Grazie mia cara un abbraccio.

      Elimina
  2. Bellissimo il tuo racconto!
    Un romanzo che leggerò sicuramente!
    Buona giornata da Beatris

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Beatris, un grazie per il tuo apprezzamento. Buon fine settimana.

      Elimina
  3. Cara Stefania, tu sai che leggo molto poco, ma ti confesso che questo racconto è come un invito a provare a leggere!!!
    Ciao e buon pomeriggio cara amica.
    Tomaso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ....behh ne sono contenta, grazie mio fedele amico, un abbraccio a te.

      Elimina
  4. wooow tutto ciò mi ha affascinato, lo voglio leggere e ne voglio anche sapere di più. Meravigliose queste storie, soprattutto l'ultima.
    Un abbraccione cara e buon week end
    ah, grazieeee!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Credo che il loro fascino stia proprio perchè sono a metà strada tra sogno e realtà...piacevoli letture che ti permettono di staccare un po' dal quotidiano... forse proprio adatte alle vacanze.. Buon week end a te, un abbraccio.

      Elimina
  5. Ciao Stefania, grazie per essere passata da me!
    Parto dalla storia: potrebbe essere il genere "fantasy" che mi piace, tra mito e leggenda ma con elementi di verità.
    Mi ha ricordato un po' il ciclo arturiano di Avalon.

    Quanto alle librerie che citi, quelle non le frequento ma sono appassionatissimo di bancarelle e bene o male ci si trovano anche libri così^^

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Moz, ti ringrazio della visita è un piacere trovarti qua. Io ho citato le librerie, ma hai ragione anche sulle bancarelle trovi libri remainders. Mi piace soffermarmi davanti alle loro proposte, anche queste hanno una loro attrattiva. Buon week end

      Elimina
  6. Meraviglioso Stefania, oggi ci hai proprio fatto un regalo! Voglio cercare questo libro e sono sicura che lo leggerò in un fiato...poi ti dirò le mie impressioni.
    Buon fine settimana.
    Antonella

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Antonella, spero tu riesca a trovarlo...ascolterò le tue impressioni con vero piacere...un abbraccio.

      Elimina
  7. Mi hai incuriosita Stefi, leggerò il libro...grazie!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Gianna, sono contenta di aver acceso la tua curiosità...ti ringrazio per la visita.

      Elimina
  8. Bellissimo racconto, l'Irlanda è una terra carica di suggestioni!

    RispondiElimina