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martedì 21 ottobre 2014

L'ORIGINE DI HALLOWENN


DANIEL MACLISE 1832 -( Irlanda-pesca della mela e dei giochi divinatori)
E' in arrivo la festa di Hallowenn, e già nelle vetrine dei negozi ci vengono offerte idee per divertirsi in allegria. Negli ultimi anni la festività ha assunto un carattere consumistico, con un oscuramento progressivo dei significati originari. Si organizzano sfilate in costume, feste nei pub e nelle discoteche, party in maschera, bambini che vanno travestiti di casa in casa chiedendo dolciumi e caramelle o qualche spicciolo con la domanda "Dolcetto o scherzetto?"
Questo però non deve farci dimenticare che Halloween è tra i più antichi riti celebrativi ed ha radici antichissime e sacre.
Come ho avuto modo di raccontare in un mio precedente post relativo ai miti Celtici deriva dall'antica festa nota con il nome di Samhain (da sam-fuin = fine dell’estate) che si svolgeva dal 31 ottobre al 1 novembre.
Per i Celti questa festività che segnava il Capodanno Celtico, era il periodo in cui i pastori portavano al riparo il bestiame. Alcuni capi venivano macellati e altri destinati alla riproduzione. In Irlanda, nel tardo I millennio a.C. a Samhain si tenevano grandi assemblee delle cinque province e questo era occasione di riti pastorali e di dibattiti politici: c'erano mercati, fiere e corse di cavalli. Era un periodo di digiuno rituale per la morte dell'estate ed un momento di grande pericolo, perchè si aprivano le porte fra il Regno dell’Aldiqua e l’Altromondo, un “aldilà” territorio del fatato, del divino e residenza dei defunti. 

Quando i ROMANI entrarono in contatto coi Celti, identificarono Samhain con la loro festa dei morti che era però celebrata nei giorni 9-11 e 13 maggio. Con la cristianizzazione venne istituita la festa di Ognisanti (1 Novembre), mentre il 2 novembre si celebra il Giorno dei morti. Attualmente nei paesi di cultura anglosassone si celebra invece la festa di Halloween.

In molte usanze del folclore europeo, durante la festa porte e finestre vengono lasciate aperte perché i cari defunti possano entrare, e candele accese alle finestre rendono più agevole il loro cammino verso casa. La mensa viene lasciata apparecchiata, spesso si lasciano i cibi che i defunti preferivano e che i vivi non possono toccare per tutta la durata della festa.


Il simbolo di Halloween per eccellenza è una zucca in cui viene intagliato un grottesco volto illuminato da una candela posta al suo interno. Secondo la tradizione irlandese alla sua origine è la leggenda intessuta intorno al personaggio di Stingy Jack, un fannullone e scommettitore dal brutto caratteraccio, assai dedito all’alcool, che fece un patto con il diavolo.
LA LEGGENDA DI JACK O'LANTER


Una sera di Halloween
in un pub, dopo l’ennesima sbronza, Jack incontrò il Diavolo che voleva impossessarsi della sua anima di peccatore. Jack allora chiese al Diavolo che gli venisse concesso di bere un ultimo bicchierino. Però ottenuto il permesso, si lamentò di non avere nemmeno un soldo per pagare la consumazione, così pregò il Demonio di trasformarsi in una moneta da 6 pence.
Avvenuta la mutazione, Jack afferrò la moneta e la mise nel suo portafoglio, Poiché possedeva anche una croce d’argento, il Diavolo non riuscì più a tornare alla sua forma originaria. Imprigionato irrimediabilmente, per riottenere la libertà, il Diavolo accettò il patto proposto da Jack, che consisteva nel posticipare di un anno la sua morte.

La vigilia di Ognissanti seguente, il Diavolo si ripresentò per ottenere l’anima dell’uomo. Questa volta Jack gli propose una scommessa: non sarebbe più riuscito a scendere da un albero. Il Diavolo sorrise ed accettò, salendo su un albero lì vicino. Fu allora che Jack incise sulla corteccia una croce, che impediva al Diavolo di saltare giù.

Con la vittoria in pugno, Jack propose al Diavolo un patto: egli avrebbe cancellato la croce, se lui si fosse impegnato a non tentarlo più.

Dopo circa un anno, Jack morì. A causa della sua vita dissoluta, non fu ammesso al Regno dei Cieli e fu costretto a bussare alle Porte dell’Inferno; il Diavolo, però, che aveva promesso che non lo avrebbe cercato, lo rispedì indietro tirandogli addosso un tizzone ardente. Jack se ne servì per ritrovare la strada giusta e, affinché non si spegnesse col vento, lo mise sotto una rapa che stava mangiando. Da allora, nelle notti della vigilia di Ognissanti è possibile scorgere la fiammella di Jack, che vaga alla ricerca della sua strada.
  

Da allora Jack vaga con il suo lumino in attesa del giorno del Giudizio (da qui il nome JACK O’ LANTERN, Jack e la sua Lanterna) (ma anche Hob O’Lantern, Fox Fire, Corpse Candle, Will O’ The Wisp) ed è il simbolo delle anime dannate ed errabonde.
 
La leggenda parla di una rapa e non di una zucca e la spiegazione sta nel fatto che gli irlandesi emigrati in America per la carestia non ebbero più a disposizione il loro tubero e ricorsero, quindi, alle grosse zucche gialle, facilmente reperibili nella nuova terra e ben più grandi.


9 commenti:

  1. Molto valido e interessante questo articolo, su cui hai intrattenuto qualche momento della nostra giornata
    Buon martedì, cara amica e un sorriso,silvia

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    1. Grazie mia cara Silvia per i tuoi apprezzamenti...Buona giornata a te.

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  2. Cara Stefania, qui tu hai spiegato l'origine di questa festa, che forse all'inizio era bella e accettabile, poi il consumismo la ha rovinata, e ti confesso che a me non piace per niente è troppo macabra, scusa ma è un mio parere.
    Ciao e buona giornata cara amica.
    Tomaso

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    1. Ciao Tommaso anch'io non amo e non ho mai capito l'uso di questa festa finita nel consumismo e a volte davvero trascende nel macabro...hai proprio ragione. Grazie un abbraccio a te.

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  3. Ciao Stefania,
    la storia l'avevo studiata a scuola anni fa e poi avevo approfondito l'argomento l'anno scorso per scrivere un post nel blog. Comunque nonostante conoscessi le origini di questa festa mi ha fatto piacere leggere il tuo post come sempre ben dettagliato, esaustivo , scorrevole e scritto alla perfezione ;)
    buona serata cara un abbraccio

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    1. Ciao mia cara Audrey, non ricordavo il tuo post, perdonami. Ti ringrazio per il commento che mi hai comunque lasciato, lo apprezzo molto. Un abbraccio a te e grazie ancora.

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  4. Grande Stefania,
    concordo col tuo dire.
    In effetti si tratta di una bellissima tradizione che è stata stravolta ed ora non è per niente amata.
    In realtà era un semplice ricordare ed onorare i defunti.
    Hai scritto tutto splendidamente.
    Il racconto di Jack non lo ricordavo perfettamente, quindi ti ringrazio.
    Ti abbraccio cara e buona giornata.

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    1. Ciao mia cara, grazie. Concordo in pieno con le tue considerazioni, d'altra parte il consumismo sta via via rovinando un po' la vera anima di tutte le feste....purtroppo. Buona giornata a te, un abbraccio.

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