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mercoledì 8 maggio 2013

SCELTE PER VOI

2° APPUNTAMENTO CON:


ANNA ACHMATOVA

ODESSA (Cartolina XIX sec.)



LA PORTA SOCCHIUSA

La porta è socchiusa,
dolce respiro dei tigli...
Sul tavolo, dimenticati,
un frustino ed un guanto.
Giallo cerchio del lume...
Tendo l’orecchio ai fruscii.
Perché sei andato via?
Non comprendo...
Luminoso e lieto
domani sarà il mattino.
Questa vita è stupenda,
sii dunque saggio, cuore.
Tu sei prostrato, batti
più sordo, più a rilento...
Sai, ho letto
che le anime sono immortali. 

Odessa  


La poesia di Anna Achmatova spesso inizia come se il discorso fosse già cominciato altrove, la voce sembra sul punto di spezzarsi ma il tono è noncurante, il rigore metrico controlla l'eccesso sentimentale.
L'Achmatova fece parte della Corporazione dei poeti, un gruppo acmeista fondato e guidato dal marito, Nikolaj Gumilëv che sposò nel 1910, e ne fu una delle massime interpreti. Negli anni del matrimonio con Gumilëv, durato fino al 1918, Anna fece molti viaggi e a Parigi conobbe Modigliani che le dedicò una serie di ritratti e di nudi. 


 Anna Achmatova con il figlio Lev e il marito nel 1913/16
 

8 commenti:

  1. Ciao Stefania,
    questo ultimo passaggio è meraviglioso
    "Luminoso e lieto
    domani sarà il mattino.
    Questa vita è stupenda,
    sii dunque saggio, cuore.
    Tu sei prostrato, batti
    più sordo, più a rilento...
    Sai, ho letto
    che le anime sono immortali."
    Mi è piaciuta tantissimo ;)
    Un abbraccio

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    1. Sono contenta che tu abbia apprezzato, trovo che sia una poesia romantica e sai anche a me piacciono molto gli ultimi due versi aprono a un messaggio di speranza..
      Ciao, grazie.

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  2. Ciao Stefania, come ti avevo già detto ho letto parecchie cose di questa poetessa e ti devo dire che mi piace molto di più letta qui da te, non so, forse le immagini che danno vita alle parole o non so che altro...
    Veramente bella.
    Antonella

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    1. Anch'io mi sono innamorata subito di questi versi, li trovo pieni di luce..
      Buona serata Stefania

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  3. Grazie a te ho scoperto questa poetessa, i suoi versi entrano nel cuore e accarezzano l'anima.

    Il miele selvatico sa di libertà (Da Il giunco)

    Il miele selvatico sa di libertà,
    la polvere del raggio di sole,
    la bocca verginale di viola,
    e l’oro di nulla.
    La reseda sa d’acqua,
    e l’amore di mela,
    ma noi abbiamo appreso per sempre
    che il sangue sa solo di sangue...

    Invano il procuratore romano,
    tra gridi sinistri della plebe,
    lavò davanti al popolo le mani,
    e invano la regina di Scozia
    tergeva da rossi schizzi
    le palme affusolate, nell’afosa
    oscurità del palazzo reale...

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    1. Bene, vedo che ti sei documentato, bravo sono contenta. Anche questa è molto bella!
      Un abbraccio, Stefania

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  4. ...ciao Stefania, versi nostalgici che procurano emozione e la tua disamina sull'autrice fa apprezzare molto di più la poesia..grazie e abbraccio..ma che belle le chiese dell'est...

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    1. Grazie Sergio, ogni tuo apprezzamento è sempre molto gradito.
      Un caro saluto, Stefania

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