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J.H.Weissenbruch |
E così dissi Sono Ezra
e il vento mi sferzò la gola
inseguendo i suoni della mia voce
Ascoltai il vento
passarmi sulla testa e nella notte
Rolgendomi al mare dissi
Sono Ezra
ma non venivano echi dalle onde
Le parole erano ingoiate
dalla voce della spuma
oppure balzando sui frangenti
si perdevano nell'oceano
Nei campi sbiancati e rotti
mi avviai e staccandomi dal vento
che strappava pagine di sabbia
dalla spiaggia e le gettava
come brume marine sulle dune
oscillai come se il vento mi portasse via
e dissi
Sono Ezra
Come una parola troppo ripetuta
cade fuori dall'essere
così io Ezra uscii nella notte
come un refolo di sabbia
e caddi nell'avena ventata
che si aggrappa alle dune
di mari dimenticati.
A.R.Ammonts
Grande suggestione ed emozionalità, in questi bei versi che ci hai proposto oggi, cara Stefania, accompagnati da un'impressione pittorica dolce e pacata...
RispondiEliminaTanto sole nel tuo giorno, un caro saluto, silvia
Ho viaggiato tra le parole, da un'immagine all'altra...bellissima poesia
RispondiEliminaBellissimi versi accorati ed intrisi di tristezza.
RispondiEliminaUn abbraccio
...cara Stefy, una poesia che mi ha rapito: ammetto anche di non conoscere questo poeta che cercherò quanto prima, voglio sapere a chi si riferisce quando cita Ezra...poi sempre un complimento per la scelta del dipinto, sempre quieti e suggestivi, l'impressionismo è davvero una pittura straordinaria per l'anima...abbraccio nella notte...
RispondiEliminabellissima complimenti :)
RispondiEliminaRingrazio voi tutti che siete passati e che avete voluto lasciarmi un messaggio...è sempre molto bello leggervi e apprezzare i vostri bellissimi commenti.
RispondiEliminaPittura e poesia scelte con oculata raffinatezza e maestria...
RispondiEliminaBrava Stefy cara++++++
sai sempre armonizzare parole e immagini che emozionano
RispondiEliminanotte serena
@Nella e Gabriella
EliminaUn grazie sentito ad entrambe per l'apprezzamento che avete rivolto a questo post, vi sono grata...abbraccio.