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sabato 10 maggio 2014

POESIA E MITOLOGIA IRLANDESE



Questa giovane sorridente si chiama Leanne O'Sullivan ed è una poetessa irlandese di talento. Ha studiato all'University College di Cork, dove nel 2006 ha conseguito un master in Letteratura Inglese.
E' poco più che ventenne Leanne, quando le viene pubblicata la sua prima raccolta di poesie "Waitin for My Clothes". Nasce nel 1983 nella Beara Peninsula, contea di Cork (Irlanda), in una terra aspra ma piena di fascino e questa sua terra la porta nel cuore e nei suoi versi con trasporto, con giovanile tocco e grazia.

 "sento il sentiero frusto delle pecore verso la cima /del colle, guardo l'oceano blu e grigio, / le ombre dei vani delle porte, le stoppie dei campi rossi. /"

Vincitrice del O'Shaughnessy Award per la poesia da St. Thomas University di St. Paul e di altri prestigiosi premi, O'Sullivan  ora vive a circa 10 km a nord di Cork.

Nel sua seconda raccolta "Cailleach: L'Hag di Beara" (del 2009), rivisita la figura del mito irlandese, in particolare della mitica figura di una vecchia saggia o dea "Cailleach Bhéarra" ( in gaelico) o "Hag of Beara ( "la vecchia Beara"), che abita il paesaggio e l'aspra costa rocciosa della Beara Peninsula. O'Sullivan conosce bene il paesaggio, la storia e i miti della Beara Peninsula essendoci nata e cresciuta. La raccolta è un omaggio appunto a questa sua terra e a quel mito della rigenerazione.
Nessa Mahony, scrive sul Irish Times: ...queste poesie catturano il respiro con la loro squisita rappresentazione del paesaggio irlandese".

IL MITO:

La "Cailleach Beara" è una dei più antichi viventi esseri mitologici dell'Irlanda. Ha origine dalla pietra bagnata dall'Atlantico e alla pietra ritorna per rigenerarsi passando attraverso molte vite che vanno dalla vecchiaia alla giovinezza in modo ciclico. Lei è nota per aver avuto almeno cinquanta figli adottivi durante le sue 'vite'. Un grosso masso posa su una cresta che guarda Ballycrovane Harbour nella Beara Peninsula: è, nella leggenda, il volto della "Cailleach" lì ad aspettare il marito, Manannan, dio de mare.


Quella della O'Sullivan è una "Cailleach", rinnovata, umanizzata, innamorata non di un dio, bensì di un uomo ("Dormi amore"):
 "Ancora buio, esci presto - la notte / un rabbrividire blu quieto, e io dormo / sola fino all'alba, le mie spalle / e i fianchi adagiati negli incavi del letto, / il lenzuolo una curva verso i miei ginocchi, pieghe / dalla parte dove posavi infine calmo accanto a me, / 
e ancora: per un'ora amo desiderarti, / conoscendo impietoso amore, la sete visibile di esso, / i sentieri tangili, e ogni cresta di mattino / che mi allunga sul nido del guanciale, / il tuo profumo una timida preghiera dove mi rintano, / l'insussurato silenzio del tuo sonno al quale dormo."
e di un pescatore, infine disperso in mare ("Disperso"):  
"al levarsi del mattino ero in attesa / dietro la finestra della cucina, a guardare il mare nel suo quietarsi. / Pensavo a un'alba accecante, e il mondo di sotto. / Pensavo alle digitali in attesa nei prati. / Lo sentivo prima che me lo dicessero, quel grido freddo, stridente. / Dagli oscurati approdi vennero i pochi ultimi, / portavano coltelli ed esche, le mani come salamoia, / lustre  come pesci, lentamente levandosi nel riflusso della mare."

"L'inglese dei testi di Leanne O'Sullivan", dice il traduttore Alessando Gentili della rivista "Poesia", "pur piano e discorsivo nel lessico, spesso nei toni del parlato, può tuttavia essere di non facile resa in italiano."

Tratta dalla raccolta vi propongo la poesia "Il ritorno" con testo  anche in inglese.


The Return                                      Il ritorno

I walk through paw-prints               Cammino su impronte
the grost has dug,                           di zampe incavate dal gelo,
among the moist grasses,                tra roride erbe, d'argento
my silver hair flowing                     i miei capelli fluenti nel modo
like a cat's deep stretch.                che un gatto si allunga a fondo.

This is my season.                            E' questa la mia stagione.
Again and again I die                       Ancora e ancora muoio
under the blossom of leaves             sotto la fioritura di foglie
and count my lives                           e conto le mie vite
by the sapped rings of trees.           qui agli anelli senza linfa degli alberi.


No one will konw me,                      Nessuno mi conoscerà, nessuno,
none but the wood growth,             all'infuori del rigoglio del bosco,
its hug of frost                                il suo abbraccio di gelo,
its scent of moss                             il suo profumo di muschio,
its naked shadow                            la sua nuda ombra,

and I, standing at the end               ed io, ferma alla fine
of an embered wood                       di un bosco tutto brace
where once a light                         dove una volta una luce
passed through me                         passò attraverso me
and passes again,                           e ancora passa,

before I remember                        prima che io rammenti
how I appeared                             come apparvi
or how I ended,                            o come venni a fine,
folding myself into my arms -       stringendomi nelle mie braccia -

the seed,                                     il seme,
the root,                                     la radice,
the blossom,                               la fioritura,
the stone shining                        la pietra che rifulge
whith all my running juices         del flusso dei miei succhi.


11 commenti:

  1. Ciao Stefania,
    non conoscevo questa giovane poetessa che è praticamente mia coetanea, davvero molto brave, ci credo che ha pubblicato il suo primo libro da giovanissima. Non conoscevo nemmeno il mito irlandese da te raccontato. Il tuo post è stato molto interessante e pieno di scoperte ;)
    buon week end a presto

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    1. Ciao Audrey, anch'io sono rimasta attratta da questa poetessa fino dalla prima volta che ho letto le sue poesie...sono contenta tu l'abbia trovato interessante..
      passa una buona domenica e grazie

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  2. Ciao Stefania, un post meraviglioso. Non conoscevo nè la poetessa nè il mito che, come tutti i miti, mi ha affascinata. Stupenda la poesia che hai scelto, grazie di questo prezioso dono.
    Buon fine settimana.
    Antonella

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    1. Anch'io sono sempre affascinata dai miti, questi in particolare perchè riguardano la mia terra nativa. Grazie a te per la visita.
      Buona domenica.

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  3. neanche io la conoscevo,bella poesia e grande post
    buona domenica

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    1. Grazie, apprezzo il tuo commento.
      Un abbraccio a te.

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  4. Ciao Stefania.
    Ma che bello leggere di poetesse irlandesi e di leggende.
    L'Irlanda è splendida, forse un giorno la vedrò da vicino, lo desidero da sempre. Anche la musica in queste zone è splendida per non parlare dei loro caratteristici balli.
    Ho sentito nominare questa poetessa, ma non la conosco ed ora grazie a te ho approfondito.
    Ti abbraccio e buona festa della mamma.

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    1. Ciao Pia, se un giorno riuscirai ad andare....te ne innamorerai....per i suoi bellissimi paesaggi, i suoi cieli, le sue tradizioni.....
      Un abbraccio a te e grazie.

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  5. Riesci a trasmettere grandi emozioni, ai tuoi lettori, citando autori di notevoli
    stesure, che si leggono sempre con immenso paicere
    Buon inizio di settimana e un abbraccio, cara Stefania, silvia

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  6. Bellissima poesia di una poetessa che non conoscevo!
    Grande post!
    Un abbraccio e buona giornata da Beatris
    Sempre gentilissima, grazie della visita al mio blog!

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  7. ..post davvero interessante, cara Stefy, giovane poetessa di grande sensibilità, che non conoscevo, qui da te non si può certo dire che la cultura non ne trae vantaggio, e che meraviglia la mitologia nordica...grazie cara amica, un affettuoso abbraccio..

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